Giovanni era un brillante manager: figura di spicco all’interno della sua Banca, aveva fatto una veloce carriera negli ultimi anni… poi però, da un po’ di mesi, un sintomo sempre più invalidante (emicrania muscolo tensiva) ogni volta lo costringeva a letto per giorni, precludendogli ogni attività.
Giovanni nella sua vita aveva anche una forte passione: la pittura, che man mano però aveva dovuto lasciare per dedicarsi al lavoro, sempre più “demanding”. I medici gli avevano diagnosticato un elevato livello di stress e lo avevano inviato da me per fare l’MBSR (percorso di riduzione dello stress attraverso la consapevolezza).
Fu facile per lui, attraverso gli esercizi di consapevolezza sul corpo, arrivare a riconoscere i momenti precisi in cui si innescava il dolore fisico. Durante il corso poi, era arrivato a capire che buona parte della tensione (che poi sfociava nei sintomi), proveniva proprio da quell’ansia produttiva, necessaria per emergere in un ambiente competitivo quale quello in cui era immerso.
Giovanni finì il corso contento di aver acquisito strumenti che lui chiamava le “ controffensive mindfulness”… ma non era finita qui!
Due anni dopo ricevetti un invito all’inaugurazione di una mostra pittorica. Andai. Giovanni mi accolse sulla soglia: dottoressa, non poteva mancare proprio lei!… Si ricorda i miei mal di testa? Bè, grazie alla mindfulness ho messo a fuoco sempre di più che forse non ero così felice come credevo: ora ho lasciato il lavoro, faccio l’artista… e l’emicrania non me la ricordo nemmeno più.