Avevo da poco terminato la mia scuola di specializzazione post laurea per diventare psicoterapeuta ed il mio professore era stato Vittorio Guidano, caposcuola e fondatore del cognitivismo post-razionalista che, attraverso i suoi libri ed il suo pensiero, aveva dato probabilmente, uno dei contributi più significativi allo sviluppo della psicoterapia mondiale e della rivoluzione cognitiva di quegli anni.
Uomo di immensa cultura, avanti anni luce nell’elaborazione ed integrazione col suo pensiero di testi di autori quali Bruner, Prigogine, Merleau-Ponty, Heidegger, Popper e tanti altri.
Solo più tardi negli anni, però, relazionandomi con pazienti e colleghi, mi sono resa conto della grande fortuna avuta nell’incontrarlo, perché nonostante il suo graffiante sarcasmo, che spesso non risparmiava nemmeno noi allievi, (rendendo il percorso di formazione spesso e volentieri molto frustrante) ci aveva regalato una grande acutezza diagnostica ed una sapiente maestria nel gestire il setting terapeutico.