Ciò che le aziende richiedono oggi, è essenzialmente la capacità di guardare la realtà con occhi nuovi, specialmente in un momento in cui è evidente una incertezza dilagante e progressiva. L’aumento delle pressioni, i tempi sempre più serrati e il crescente bisogno di sicurezza infatti, sottopongono tutto il personale, dai leader ai dipendenti, a sfide ogni giorno più difficili. Come è possibile alleggerire e sciogliere questa evidente contraddizione?
Sappiamo che la Mindfulness, come definizione operativa riguarda la coltivazione di un’attenzione intenzionale sistematica e non giudicante all’esperienza che si sviluppa nel momento presente. In ambito aziendale, quindi, essa diventa un valido aiuto nella prevenzione e gestione dei problemi più emergenti: riduce l’ansia, migliora la capacità di gestire lo stress, indebolisce il pensiero automatico ripetitivo, migliora la capacità attentiva e limita le distrazioni riducendo l’inefficienza e gli sprechi. Da questa base, va da sé che anche aspetti relazionali come qualità di ascolto e corretta comunicazione, vengono migliorati, prevenendo la conflittualità nei gruppi e favorendo la cooperazione.
E quando la persona, grazie ad un percorso di mindfulness, comincia ad avere un bagaglio stabile di qualità attitudinali come quelle sopra descritte, anche la capacità decisionale ne viene potenziata, favorendo la flessibilità di un cambio di prospettiva che permette di vedere i problemi con occhi nuovi, alimentando la creatività nella ricerca di soluzioni, promuovendo una leadership illuminata e ampliando i confini della capacità innovativa. Perché non provare?
Dott. ssa Loredana Vistarini