Già durante il primo incontro del percorso MBSR (riduzione dello stress tramite la consapevolezza), Maria, una partecipante al gruppo, confessò, con un po’ di vergogna, che una delle sue più grandi paure era quella dei luoghi chiusi (ascensore, aereo ecc).
La descriveva come una emozione “più forte di lei”: quel terrore di rimanere imprigionata senza via di scampo, oramai l’attanagliava al punto da limitare tutte le sue attività e di conseguenza la sua vita…
Immaginate quanto fu grande la mia sorpresa quando, aprendo la porta per accoglierla all’ultimo incontro del corso, la vidi uscire sorridente dall’ascensore.
“Mariaaaaa …. Cosa è successo?” – Esclamai sorridendo- “E le tue paure ? Le abbiamo sconfitte?”
“In realtà – mi disse – non è cambiata la mia paura… è cambiato il contenitore: cioè il mio interno.”
“Cosa vuoi dire?”
“Che mentre prima questa emozione era totalizzante e mi paralizzava, ora ho imparato a riconoscerla ed incontrarla. Una parte di me è in grado di osservarla e non venirne travolta: c’è ancora il cuore che batte forte, le mani che mi sudano un po’, ma so che una parte di me può vedere e accogliere tutto questo… Insomma, sono capace di stare senza fuggire.”
“Direi che è un bel risultato, dopo solo qualche settimana! – dissi io.”
“Direi che è solo l’inizio dottoressa!! – disse facendo l’occhiolino – Questa estate mi prenoto un viaggio e provo a prendere l’aereo!”