Provocatoriamente, ogni volta che nei suoi corsi Jon Kabat-Zinn (ideatore del protocollo di mindfulness per la riduzione dello stress) si addentrava nella spiegazione degli esercizi di consapevolezza quotidiana ( di fronte a platee di centinaia di persone), poneva al pubblico questa domanda tra il serio ed il faceto. Con chi fate la doccia ogni mattina?
Ovviamente era una trappola! Ma c’era sempre qualcuno che (un po’ perplesso ma puntualmente) rispondeva: da solo!
Jon però non era tanto interessato alla qualità o alle modalità delle abluzioni quotidiane degli astanti, quanto al rimuginìo mentale che puntualmente partiva (dopo i primi secondi di inizio della doccia): sul colloquio col capufficio da sostenere il giorno dopo, o sulla discussione col partner avvenuta la sera prima o su chissà cosa altro.
Praticare la mindfulness in azione, cioè sviluppare attenzione durante i nostri gesti quotidiani, richiede prima di tutto l’accorgerci di aver inserito un automatismo, cosa che sposta immediatamente la nostra attenzione dal presente ad altro, eventi o persone, passati o futuri, spesso conducendoci in scenari preoccupanti o ansiogeni.
Nello specifico, un esercizio di consapevolezza quotidiano, che potete fare ogni mattina, è proprio quello della “doccia consapevole”. Provate a focalizzare l’attenzione sulle sensazioni che il getto caldo dell’acqua trasmette al corpo, ascoltate la musica da esso prodotta, oppure aspirate la fragranza del vostro bagnoschiuma; insomma prendete del tempo per assaporare le sensazioni uditive, olfattive e tattili al fine godere appieno la consapevolezza di questo particolare momento di intimità e nello stesso tempo educare la mente a restare lì dove volete che sia.