#crearesalute
Numerosi studi scientifici dimostrano che le persone che sviluppano emozioni e pensieri che hanno a che fare con la compassione, la gentilezza, l’amore, la solidarietà, la condivisione azionano differenti aree del cervello e stimolano la produzione di ormoni che fanno bene al nostro organismo.
Se ci soffermassimo di più sull’impatto che hanno sul corpo i nostri sentimenti e le nostre produzioni mentali, probabilmente inizieremmo a dedicare maggiore attenzione a quegli elementi che ci portano a reagire in modo impulsivo e dannoso.
Le persone che sono più compassionevoli hanno maggior circolazione sanguigna sul lato sinistro del cervello e sono quindi più pronte ad affrontare problemi e situazioni difficili.
Quelle che sono solite concentrarsi su parole come “io”, “mio” sono a maggior rischio di infarto.
Come abbiamo già visto nelle scorse settimane, invece, coloro che si lasciano intrappolare da emozioni come la paura o la rabbia, indeboliscono il proprio sistema immunitario.
Al contrario, invece, chi dimostra di avere un’apertura verso gli altri maggiore, è in grado di sviluppare attitudini positive come la fiducia, l’autostima e la calma mentale.
Io lo sperimento ogni giorno su me stessa e sulle persone che incontro lungo la mia strada.
E voi? Che ne pensate?