Desideri o aspettative?

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È tempo di bilanci. Alla fine del vecchio anno, ognuno, a seconda di come ha vissuto il vecchio, esprime pareri o simpatie. Quest’anno, sui social, nelle chat, nei messaggi privati, il coro è univoco ed unanime: che il 2020 finisca, lasciando spazio ad un 2021  che finalmente ci regalerà gioia salute e felicità!

È naturale e legittimo avere dei desideri, quest’anno poi, è a dir poco taumaturgico, ma vorrei sottolineare che c’è una sottile sfumatura tra desiderio ed aspettativa, che può fare la differenza… riguardo al nostro equilibrio emozionale.

Le aspettative rischiano di aggiungere disagio al disagio gia’ vissuto.  Prendiamo ad esempio chi affronterà il nuovo anno con pessimismo  (niente cambierà) o con rabbia (voglio un risarcimento dalla vita per tutto il negativo che ho vissuto) oppure con superficialità (andrà tutto bene, finiamola di preoccuparci inutilmente).

In verità, nessuno di questi approcci può funzionare, perché non sono calati nella realtà. Se stiamo nella mente dicotomica (giusto o sbagliato; vero o falso), nel come dovrebbe essere o nel come mi aspetto che sia, questa purtroppo non è una dimensione reale,  non esiste. La realtà è molto più semplice: è così e basta. 

In sostanza, l’aspettativa è umana ma è illusorio e pericoloso identificarsi con essa, sprecando energie ad occuparci di quello che sarà, perché in questo modo rischiamo di spostarci dal luogo in cui abbiamo tutte le risorse per attraversare l’esperienza: il presente (e dove si trova quello che è)!

Allora la mia ricetta per il nuovo anno (già collaudata in altri momenti di vita) che vorrei condividere con voi è questa: una buona dose di desideri e di sano realismo, mescolati insieme e abbondantemente conditi con fiducia. Infine una spruzzatina di speranza….  E il tutto cotto al fuoco lento della consapevolezza (senza la quale ogni ingrediente resterebbe crudo  e indigesto)!

Felice 2021!

Loredana Vistarini

Psicoterapeuta e Mindfulness Teacher, certificata dal Center for Mindfulness di Jon Kabat-Zinn, opero da anni per la diffusione e la formazione in questo ambito dopo essere stata tra primi professionisti a introdurre la Mindfulness in Italia.

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